venerdì 21 agosto 2015

RECUPERO ARCHITETTONICO E COLORE


La componente cromatica è un importante elemento del progetto di recupero, e si pone due obiettivi principali:
  • la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio, dell'identità dei luoghi, della cultura e della tradizione, con riferimento ai colori storici che appartengono alla memoria, al vissuto e che sono presenti nelle stratificazioni delle pellicole pittoriche delle facciate;
  • la valorizzazione e la riqualificazione degli scenari fisici e percettivi dei luoghi.
La mancanza di differenziazione cromatica (nelle situazioni in cui sarebbe legittimata) degli elementi di facciata, dove il linguaggio architettonico ne evidenzia la complessità, riduce la ricchezza percettiva dell'ambiente urbano.
Quando il fronte di un singolo edificio è composito, valorizzarne le parti attraverso la differenziazione del colore mediante l'applicazione dei principi di armonia e coerenza cromatica, significa anche poter riconoscere con chiarezza le relazioni tra i vari elementi architettonici.
Il colore non è una mera componente di dettaglio, non è un problema di puro estro o gusto personale o di decorativismo, ma assume un ruolo prioritario nel progetto di restauro.

Nell'intervenire su una facciata, le problematiche da affrontare sono numerose:
  • la definizione della storia e dello stato dell'arte dell'edificio, in termini cronologici, tecnici, materici etc.;
  • la scelta del tipo di intervento, delle tecniche, dei materiali, in funzione dello stato di conservazione degli elementi architettonici: intonaci, apparati decorativi, serramenti etc.;
  • l'individuazione del colore originario e di progetto;
  • quali effetti percettivi comporta;
  • quali obiettivi si vogliono raggiungere;
  • la compatibilità e l'armonia dell'intervento per soddisfare la duplice istanza: storica ed artistica.
Al fine di valutare l'impatto cromatico e percettivo di un edificio occorre considerare:
  • l'aspetto volumetrico;
  • la qualità e la complessità architettonica;
  • la qualità e la complessità degli intonaci e degli apparati decorativi;
  • la relazionalità con il contesto paesaggistico;
  • la relazionalità con gli edifici attigui;
  • la possibilità di migliorie percettive dell'edificio.